da: tuttocittà.it
TRAPANI: dalle saline alla vecchia città
Una città che dal mare ha preso tanto e che al mare ha pagato anche dazio, in virtù delle numerose dominazioni subite: dai
cartaginesi, in arrivo dalle coste africane, ai romani, fino ad arrivare ad arabi e aragonesi. Tanti conquistadores e tantissime loro tracce, che Trapani conserva
come memoria di età antiche e mette in bella mostra. Degli arabi ad esempio resta il paesaggio delle saline: distese di acqua salmastra, torri e un mulino a vento che serviva per la macinazione del sale. Scorci da vedere e fotografare, esattamente come
il Castello della Colombaia, fortificazione che negli anni ha cambiato funzioni e utilizzi e che oggi
continua a essere una delle cinque torri che simboleggiano la città.
Anche la città vecchia, però, ha un fascino indescrivibile: corso Vittorio Emanuele II è la sua arteria principale ed
è la via più semplice per arrivare alla Cattedrale di San Lorenzo, stupendo esempio di barocco
siciliano, e alla Chiesa del Purgatorio, celebre perché ospita i "venti gruppi dei Misteri",
protagonisti della processione del venerdì santo di chiara origine spagnola. Da vedere anche il Santuario dell'Annunziata, il Palazzo della Giudecca (nel
quartiere ebraico, distante solo 800 metri dalla Cattedrale), il Palazzo delle Poste, in stile
liberty mozzafiato, e Palazzo d'Alì, attuale sede del Comune.
Stupenda, inoltre, la zona di piazza
del Mercato del Pesce, raggiungibile da via Libertà. Un tempo era sede del mercato del pesce, oggi è il punto di partenza per una passeggiata sulle Mura di Tramontana. Meravigliose, infine, le spiagge sottostanti e il Viale delle Sirene, un belvedere che si trova nelle vicinanze della Torre di Ligny, luogo ideale per volgere lo sguardo verso le Egadi.
Tra mare e moniti: Erice e San Vito Lo Capo
In cima al
monte omonimo, a est di Trapani, si trova l'incantevole borgo fortificato di Erice. Raggiungibile dal capoluogo percorrendo la strada
statale SP31, il modo più suggestivo per percorrere i 750 metri di dislivello è tuttavia quello di utilizzare il collegamento in funivia: 10 minuti il tempo di percorrenza durante i quali si gode di un panorama incantevole su tutto il territorio
trapanese.
Città degli Elimi, Erice ha una storia antichissima, come testimoniano le sue mura (edificate intorno al sec. VI
a.C.), e in epoca romana fu sede di un santuario dedicato a Venere Erycina, di cui resta qualche traccia nel Castello normanno (sec. XII). Il centro storico conserva un impianto urbanistico tipicamente medievale ed è costellato da numerose chiese e
graziose botteghe artigiane, tra cui è piacevole perdersi.
Lasciata Erice è doveroso scendere a valle: dirigendosi a nord-est e percorsi una trentina di km si passa lo
splendido golfo di Macari per raggiungere la punta estrema di quest'angolo di Sicilia, dove sorge San Vito Lo Capo. Non c'è quasi bisogno di presentazioni: San Vito, antico borgo di pescatori dall'atmosfera arabeggiante, è nota per essere una delle
spiagge più belle d'Italia e forse d'Europa. Le basse case bianche, l'odore dei gelsomini, la lunga lingua di sabbia bianca lambita
dal mare blu, lo struscio serale lungo la centrale via Savoia sono alcune delle attrazioni sanvitesi da non perdere. Per chi preferisce, invece, calette più raccolte, suggeriamo una
puntata alla Riserva dello Zingaro, che si estende su circa 7 chilometri di costa all'interno dei quali si nascondono meraviglie quali
cala tonnarella dell'uzzo, cala marinella, cala beretta e altre spiagge deliziose.
Pantelleria e l'Arcipelago delle Egadi
Tra la
Sicilia e la Tunisia, nel cuore del Mediterraneo, sorge Pantelleria, l'isola più grande della provincia di Trapani e delle isole
satellite della Sicilia. Caratteristica principale dell'isola è il dammuso, tipica abitazione risalente al X secolo d.C. che –
grazie ai suoi muri spessi – consente di godere di una temperatura ottimale all'interno.
Di origine vulcanica e circondata da un mare cristallino, l'isola vanta un paesaggio variegato: a nord-ovest è
pianeggiante e collinare, mentre da nord-est a su-ovest è rocciosa. Al centro si trova il vulcano principale – la Montagna
Grande – alto circa 836 metri. Le favare (colonne di vapore che fuoriescono da crepacci) e le stufe(grotte naturali che presentano delle emanazioni di vapore acqueo ad altissima temperatura) sono i principali fenomeni vulcanici
dell'isola. Ma ancora più affascinanti sono le sorgenti termali come quelle del lago Specchio di Venere. Per gli appassionati
di snorkeling e immersioni numerose calette appartate e grotte marine arricchiscono il paesaggio.
Più in prossimità della costa occidentale di Trapani troviamo poi un'altra perla del mare siculo, l'Arcipelago
delle Egadi, che oggi accoglie la Riserva Naturale Marina.Favignana, l'isola delle capre di Ulisse, è l'isola più grande; qui è possibile fare escursioni in barca e pescaturismo; tipica dell'isola è un'antica
tonnara, lo Stabilimento Florio. Levanzo e Marettimo sono le altre due isole
più selvagge e spopolate delle Egadi: la prima è famosa soprattutto per la Grotta del Genovese, dove si possono ammirare pitture parietali del Paleolitico superiore; Marittimo offre
spiagge come Cala Sarda o Cala Nera, ideali per nuotare; qui è anche possibile visitare il castello di Punta Troia, utilizzato dagli Arabi come torre d'avvistamento.
Sulle tracce di antiche civiltà: Segesta e
Selinunte
Terra
dalla storia millenaria, la Sicilia è disseminata di siti archeologici e due dei più importanti di tutta l'isola si trovano
proprio nel trapanese: si tratta dei resti di Segesta e Selinunte, due città
fondate rispettivamente dagli Elimi e dai Greci fra il VII e il V secolo a.C. Distanti fra loro una sessantina di chilometri, i due siti sono visitabili con un biglietto
d'ingresso cumulativo.
Il parco archeologico di Segesta si raggiunge in mezz'ora d'auto da Trapani. Adagiata su un
sistema collinare, l'antica città si trova in una posizione estremamente suggestiva. Gli elementi di maggior rilievo sono il monumentale tempio dorico, che risale probabilmente al V sec. a.C. e si erge, in perfetto stato di conservazione, al di fuori dall'antica cinta muraria, e
il teatro, situato sulla sommità del monte Barbaro, con la cavea parzialmente scavata
nella roccia, utilizzato ancora oggi per rappresentazioni all'aperto. Con una piccola deviazione si possono raggiungere le terme
segestane: sorgenti dotate di straordinarie proprietà terapeutiche.
Antica rivale di Segesta, che ambiva ad avere uno sbocco sul mare, Selinunte sorge sulla costa sud-occidentale della Sicilia. Il parco archeologico occupa una superficie di circa settanta ettari su un'altura
calcarea: l'acropoli si trovava nella parte a strapiombo sul mare, mentre l'abitato era posto più verso l'interno. Il complesso monumentale comprende una decina di templi, dislocati sulla collina orientale, presso l'acropoli e nella cosiddetta area sacra occidentale. Impagabile la vista di Selinunte all'ora
del tramonto, quando i resti dell'antica città greca si tingono di rosso e la loro sagoma si staglia netta nel cielo.