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Affaccia u suli e affaccia pi tutti.
Il sole sorge per tutti.

A lingua un'avi uossa ma rumpi l'uossa.
La lingua non ha ossa, ma rompe le ossa.
(Ferisce più la lingua che la spada.)

Aspittari e nun viniri,iri a tavula e nun manciari,iri a lettu e nun durmiri,su tri peni ri muriri.
Aspettare qualcuno che non viene,andare a tavola e non mangiare,andare a letto e non dormire,sono tre pene da morire.

A matinata fa a jurnata.
La mattinata fa la giornata.
(Chi inizia la giornata di buon mattino ha la possibilità di sfruttare a pieno la giornata portando a compimento molte più cose).

Acqua pi acqua mi vivu l'acitu, mi vivu lu vinu e mi vìani lu sciatu, se l'acqua ru mari fussi vinu squisitu, mi cuntintassi muòriri anniatu.
Se non bevo acqua per bere altra acqua,allora mi bevo l'aceto,mi bevo il vino e mi sento rianimato,se l'acqua del mare fosse vino genuino, mi contenterei morire annegato.

Aprili fa li biddizzi e Maiu si li guodi.
Aprile fa le cose belle e maggio se li gode.

A nivi di marzu dura quanto un liepri 'nto iazzu.
La neve di marzo dura quanto una lepre sta nel giaciglio.
(Se nevica a marzo, la neve non dura molto.)

A curiusità è un piccatu, ma è un pinsìeru livatu.
La curiosità è un peccato, ma è un pensiero tolto.
sinonimo del proverbio inglese:
(La curiosità uccide il gatto, ma la soddisfazione gli dà la vita.)

A megghiu paruola è chiddha ca un si dici.
La migliore parola è quella che non si dice.
(Prima di parlare pensaci ancora un pò.)
oppure:
(Parla poco,ascolta assai e giammai ti pentirai.)

Attacca u scìeccu runni vuoli u patruni.
Lega l'asino dove vuole il padrone.
(Attieniti alle disposizioni di chi sta al di sopra di te.)

Aranci aranci,cu avi guai si chianci.
Arance arance,chi ha guai se li piange da solo.

Amicu cu tutti e fedeli cu nuddhu.
Amico con tutti e fedele con nessuno.

Accussì vuoli Diu, tu manci e io taliu.
Così vuole Dio, tu mangi ed io guardo.
(Rammaricarsi contro la propria sorte, che ha negato delle opportunità.)

Aiutati ca Diu t'aiuta.
Sforzati di trovare una soluzione ai tuoi problemi, che Dio ti sosterrà.

Amuri, biddhizzi e dinari, su tri cosi ch'un si puonnu ammucciari.
Amore, bellezza e denaro, sono tre cose che non si possono nascondere.

Amuri e gilusia su sìempri in cumpagnia.
Amore e gelosia stanno sempre in compagnia.

A liggi è uguali pi tutti', ma cu avi grana sinni futti.
La legge è uguale per tutti, ma chi ha i soldi se ne frega.

Acqua, cunsigghi e sali, s'un t'addhumannanu un l'ha dari.
Acqua, consigli e sale, a chi non li domanda non li dare(sono preziosi).

Acqua passata un macìna mulino.
Acqua passata non fa macinare al mulino.
(Non riprendere discorsi in cui c'è stata incomprensione.)

Agneddhu e sucu e finiu u vattiu.
Agnello al sugo e poi finisce il battesimo. 
(Dopo la mangiata è finita la festa.)

A addhina chi camina, s'arricuogli ca vuozza china.
La gallina che cammina, ritorna con il gozzo pieno.

Addisiari e un aviri, è na pena ri muriri.
Desiderare e non avere, è una pena da morire.

Arbulu curtu fa bon fruttu.
L'albero corto fa buon frutto.
(Detto da chi basso di statura riesce a dimostrare la sua abilità.)

Acqua i ravanti, vìentu i rarrìeri e sciluoccu 'nmienzu i cuosci.
Acqua davanti, vento di dietro e scirocco in mezzo le gambe.
(Detto da chi non è stato compreso da un altro. Ossia: Ognuno per la sua strada.)

A li ricchi ricchizzi, a li scarsi scarsizzi.
Ai ricchi ricchezze, ai poveri povertà.
(Piove sempre sul bagnato. ossia: I soldi vanno sempre dove ce ne in abbondanza.)

Ama a cu ti ama si vò aviri spassu, picchì amari a cu nun ti ama e tìempu pìersu.
Ama chi ti ama se vuoi essere contento, perchè amare chi non ti ama è tempo perso.
(Ama chi ti ama, non amare chi ti sfugge, ama chi per te si distrugge.)

Aprili nun livari e nun mittiri; Maggiu adagiu adagiu.
Ad aprile non alleggerirti gli indumenti, perchè potresti ammalarti; a Maggio invece alleggerire gli indumenti con moderazione.

A me casa nun è chìesa, ma è china i parrini.
La mia casa non è chiesa, ma è piena di preti.
(Detto quando a casa vengono a trovarti molti amici o parenti.)

A pocu pani lu corpu s'insigna. Cu fa accussì a spisa sparagna. 
Chi mangia poco ha il vantaggio di fare la spesa spendendo poco.

Addhina viecchia fa buon bruoru.
Gallina vecchia fa buon brodo.
(Frase che allude alla positività della vecchiaia per via delle molte esperienze accumulate nel corso della vita.)

Austu e riustu è capu r'inviernu.
Agosto e Settembre è principio d'inverno.
(Sta ad indicare il finire dell'estate e l'avvicinarsi delle piogge autunnali.)

A Pasqua e Natali puru i lagnusi addhivìentanu massari.
A Pasqua e a Natale anche i pigri diventano volenterosi.
(Significa che per Pasqua e per Natale in tutte le case si fanno grandi pulizie.)

A spùosa maiulina un si guòdi a suttanina.
Tra i pregiudizi vi è quello che afferma: 
La donna che si sposa nel mese di maggio non godrà a lungo del matrimonio.

Ama a cu ti ama, rispunni a cu ti chiama.
Ama chi ti ama, rispondi a chi ti chiama.

A farfalla vùola sìempri attùornu a luci.
La farfalla vola sempre dove c'è la luce.

A puvirtà un'è vrìuogna, ma mancu priu.
La povertà non è vergogna, ma neanche una bella cosa.

Arrivannu a cinquantina, un malannu ogni matina.
Arrivati a 50 anni, si ha un malessere ogni mattina.
(Aumentano gli anni e aumentano i malanni.)

Acqua d'austu, mìeli, manna e mustu.
Acqua d'agosto, miele, manna e mosto.

Aprili fa li ciuri e maiu n'avi l'unuri.
Aprile fa i fiori (sull'albero) e maggio riceve l'onore dei frutti.

Agghiurnò! Scurari avi.
E' nato il nuovo giorno! Ritornerà la sera.
(Chi è allegro nel vedere una persona dice: E' arrivata la luce!
L'altro risponde: Dovrà purtroppo fare di nuovo buio.)

Accatta caru e vinni mircatu.
Compra a caro prezzo e vendi a buon mercato.

A lu caru avvicinaci, a lu mircatu piensaci.
Compra cose di qualità e diffida da ciò che viene offerto a buon prezzo.

A lingua batti unni ruoli u rìenti.
La lingua batte dove il dente duole.
(Il detto viene riferito da colui che avendo avuto un malinteso con un'altro, quest'ultimo ritorna di nuovo sull'argomento.)

A addhina usurìera, pari ca mìetti e inveci lìeva!
La gallina usuraia, sembra che mette e invece toglie.

A cira squagghia e a prucissiuoni un camina.
Il cero si sta consumando e la processione non procede.
(Il detto è riferito quando si fa di tutto per realizzare un qualcosa, ma c'è qualcuno che non collabora e ostacola tutto.)

A mamma è l'arma e cu a pìerdi u'na guaragna.
La mamma è come l'anima (indispensabile) e quando si perde (muore) ci si rende conto che non c'è più.

A trùoppu cunfirìenza, finisci a malacrianza!
La troppa confidenza data, spesso viene ricambiata con mancanza di rispetto!

Arraccumannavu a pìecura o lupu!
Ho detto al lupo di fare attenzione alla pecora!
(Il detto è riferito a colui che non si può riporre alcuna fiducia.)

Accussì va u munnu: c'è cu acchiana e cu va 'nfunnu.
Il mondo è fatto a scale, c'è chi scende e c'è chi sale.

A mùorti sulu un c'è rimediu.
Solo alla morte non c'è un rimedio.
(Il detto sta a significare che a tutto c'è una soluzione, mentre davanti alla morte non c'è ne.)

A menu spisa è a grattaruola.
La spesa minore è la grattuggia.
(Il detto viene riferito a colui che avendo un problema da risolvere, ne mette in evidenza un altro di minore importanza.)

A chi iùocu iùcamu!
A che gioco giochiamo!
(Viene riferito a colui che manifesta un comportamento scorretto e ambiguo.)

A zita lassata su 'nè tuccata, è vaviata!
La fidanzata lasciata, se non è stata toccata, è stata plagiata!
(Il detto sta a significare che la donna che è stata fidanzata, non è più ritenuta una persona illibata.)

Ancùora ligna mìetti!
Metti ancora legna (sul fuoco)!
(Il detto sta a significare che quando c'è un malinteso tra due persone, conviene troncare i discorsi per non farli complicare.)

Allicca, allicca i picciriddhi.
Coccola e accarezza i bambini.
(Il detto viene riferito a quei bambini grandicelli che nei riguardi dei più piccoli li coccolano prendendoli in giro e averne un vantaggio.)